Cassa Centrale Banca ha ufficializzato alla Banca d’Italia ed a tutte le Banche di Credito Cooperativo – Casse Rurali e Raiffeisen italiane la propria candidatura ad assumere il ruolo di Capogruppo del futuro Gruppo Bancario Cooperativo “Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano”. La comunicazione è stata accompagnata da un piano
NordEst – Banca d’Italia ha chiesto agli intermediari intenzionati ad assumere il ruolo di capogruppo nazionale o provinciale di darne informazione alla stessa Banca d’Italia ed a tutte le Banche di Credito Cooperativo italiane entro il mese di gennaio.
Cassa Centrale Banca ha presentato ufficialmente la propria candidatura al ruolo di Capogruppo del Gruppo Bancario Cooperativo denominato “Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano”.
Le linee direttrici del progetto di costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo sono state rappresentate a 170 BCC-CR nel corso del Convegno di Verona del 13 ottobre 2016 e sono state poi oggetto di confronto in occasione di numerosi incontri presso le BCC-CR ed alcune Federazioni.
Cassa Centrale Banca ha avviato le attività per la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo aperto a tutte le BCC-CR. Successivamente alle BCC-CR che ne hanno fatto richiesta è stata fornita una prima documentazione di dettaglio sulle fasi del progetto ed è stata richiesta una preliminare manifestazione di interesse con l’obiettivo di delineare il perimetro della banche favorevoli a partecipare al Gruppo, dando così seguito alle attività necessarie per la costituzione dello stesso.
Fino ad oggi sono pervenute oltre 100 formali manifestazioni di interesse. Il Presidente Giorgio Fracalossi tiene a precisare che “sono in corso contatti con un’altra ventina di BCC-CR che hanno espresso un orientamento favorevole e che stanno conducendo i propri approfondimenti per raggiungere una decisione in tal senso”.
Da anni Cassa Centrale Banca opera come partner preferenziale delle BCC-CR in una logica di sussidiarietà e nel rispetto della loro autonomia. La Banca si è strutturata per prestare servizi in vari ambiti e svolgere attività di supporto a favore di BCC-CR dislocate in tutta Italia. Sono oltre 100 le BCC-CR che si avvalgono di servizi nella finanza, nei crediti, nei sistemi di pagamento, nella pianificazione e organizzazione, con punte di oltre 200 in alcuni specifici settori operativi come il cash management ed il collocamento di fondi NEF.
La costante crescita dei prodotti e dei servizi offerti, nonché delle banche convenzionate hanno consentito l’autofinanziamento di tutti gli sviluppi strategici, degli investimenti tecnologici e dei progetti evolutivi o innovativi. Il Presidente Fracalossi ricorda che “ è dal 2002 che Cassa Centrale Banca non richiede ai propri soci risorse per aumenti di capitale garantendo, nel contempo, una costante redditività. Specie negli ultimi esercizi, tale redditività si è collocata sopra la media di mercato”.
“Questo è stato possibile – prosegue il Direttore Sartori – coniugando gli adeguati livelli di servizio con un sistema organizzativo ed una struttura dei costi improntati alla massima efficienza, come testimoniano gli ultimi bilanci. Questi elementi che contraddistinguono l’operato di Cassa Centrale Banca nel suo ruolo di banca di secondo livello da oltre un decennio, saranno necessariamente i segni distintivi della stessa nel nuovo sfidante ruolo di Capogruppo. La cultura dell’efficienza e la dotazione di adeguate risorse eccedenti i requisiti obbligatori individuali consentiranno alla Capogruppo di garantire la solidità finanziaria dell’intero Gruppo Bancario Cooperativo e sostenere efficaci strategie di sviluppo” rimarcano i vertici di Cassa Centrale Banca.
La comunicazione di Cassa Centrale Banca prosegue delineando i principi fondanti sui quali si baserà la costituzione del Gruppo Bancario Cooperativo. Fra gli altri, la valorizzazione di un modello alternativo di fare banca che ponga al centro la BCC-CR come banca del territorio favorendone l’efficienza bancaria ed industriale, il bilanciamento di indirizzo e controllo tipici di una capogruppo con l’autonomia responsabile delle singole BCC-CR, la pianificazione strategica premiante per le BCC-CR più virtuose che garantisca nel contempo adeguate leve di enforcement per quelle meno performanti (cd. modello risk based).
Nei documenti inviati da Cassa Centrale Banca si tratta anche il tema dell’aumento di capitale della futura Capogruppo.
Alla luce delle oltre 100 formali manifestazioni di interesse sin oggi raccolte e sulla scorta di prudenziali simulazioni effettuate, frutto anche di confronti con le BCC-CR, non emergono criticità per il raggiungimento della soglia di un miliardo di Euro fissata dalla normativa per ricoprire il ruolo di Capogruppo.
Nelle prossime settimane verranno avviati i tavoli di confronto e condivisone con le BCC-CR interessate sui principali aspetti che la riforma ha delineato. “Le scelte e le decisioni definitive – afferma il Presidente Fracalossi – che assieme condivideremo saranno il frutto di riflessioni ed approfondimenti che vedranno coinvolti amministratori, dirigenti e personale in rappresentanza di tutte le BCC-CR e delle società strumentali e di servizio collegate.
La costruzione del nuovo Gruppo Bancario Cooperativo deve vedere il coinvolgimento di tutti gli attori rilevanti per fare emergere e diffondere le migliori pratiche come premessa per realizzare un Gruppo competitivo, solido ed in grado di affrontare le sfide del mercato particolarmente competitivo”.