"Certo – ha sottolineato l’assessore Rossi – il senso di responsabilità non deve mai venire meno. Dobbiamo operare scelte che tengano ben presente il tema della sostenibilità, nel futuro, delle nostre politiche, scelte che vadano quindi nella direzione di una ottimizzazione e di un costante miglioramento dell’utilizzo delle risorse. Fino ad oggi abbiamo garantito una sanità e un welfare di alto livello e abbiamo percorso strade innovative, a cui il resto del paese guarda con attenzione, pensiamo già solo al reddito minimo di garanzia. Ora dobbiamo far sì che questi fattori di coesione sociale siano anche un volano positivo sul piano economico. Tutto il settore dei servizi alla persona, erogati sia dal pubblico che dal privato, è in forte espansione. La richiesta è quella di servizi sempre meno standard, sempre più ‘mirati’, personalizzati e flessibili. E’ inoltre essenziale che le politiche di welfare siano integrate trasversalmente, per dare una risposta unitaria a bisogni sempre più complessi e che mal si conciliano con un approccio parcellizzato e settoriale: l’abitazione, l’assistenza, la sanità, la famiglia, il lavoro e così via. La spesa pubblica destinata a questo settore continuerà a porsi l’obiettivo primario di stare accanto a chi ha bisogno; al tempo stesso, però, essa può valorizzare competenze e capacità diffuse nel corpo sociale, e quindi favorire la crescita economica e occupazionale. Le risorse che destineremo all’assegno di cura, ad esempio, che sarà la misura più importante fra quelle che andremo ad assumere nel 2012, devono far nascere occasioni di lavoro nel campo dei servizi alla persona."
All’ordine del giorno, dunque, vanno inserite le priorità a cui destinare le risorse e gli indicatori di efficacia delle politiche, ponendosi anche necessariamente il problema della compartecipazione dei cittadini ai servizi.
"Il ruolo della pubblica amministrazione, in questo senso – ha spiegato ancora l’assessore Rossi – non è più quello di un soggetto sovraordinato rispetto alla società civile ma quello di facilitatore di processi sociali. Essa deve in primo luogo coordinare, stimolare, convincere, incentivare, essere nodo’ essa stessa di una rete di protezione sociale, creando contesti favorevoli affinché i cittadini possano soddisfare i loro bisogni, conformemente al principio della cosiddetta sussidiarietà orizzontale. Ciò vuol dire anche uscire dalla logica del ‘garantire tutto a tutti’ sempre e comunque, propria dell’universalismo, calibrando gli interventi in relazione all’intensità del bisogno. Da qui ad esempio alla verifica delle condizioni per l’erogazione del reddito di garanzia e il passaggio all’indicatore Icef di tutti gli interventi assistenziali entro il 2012. Necessario inoltre sviluppare il ruolo delle comunità locali – nel nostro caso le comunità di valle – quali soggetti che individuano e rappresentano i bisogni diffusi sul territorio."
Vediamo in sintesi i principali impegni strategici dell’Assessorato nei settori delle politiche sociali e familiari e della salute.
Politiche per la salute: impegni per il 2012
1. PUNTI UNICI DI ACCESSO.
Nell’ambito della riorganizzazione dell’Azienda sanitaria e dei nuovi Distretti è prevista la piena attivazione della modalità che consente di concretizzare presa in carico, valutazione ed individuazione del piano di assistenza individuale da parte di un team socio-sanitario operativo presso i punti unici di accesso (Pua), nelle aree della non autosufficienza, disabilità, salute mentale, dipendenze, materno-infantile. E’ stata presentata ai presidenti delle Comunità la convenzione che regolerà questa struttura di accesso ai servizi. Il sistema andrà a regime entro il 2012 e saranno presenti almeno un punto unico di accesso per Comunità.
2. ASSEGNO DI CURA.
La legge finanziaria ha approvato, in attesa del disegno di legge sulla non autosufficienza (da approvare entro giugno 2012), l’istituzione dell’assegno di cura quale strumento a supporto della non autosufficienza, graduato in quattro classi di intervento e integrativo dell’indennità di accompagnamento. La graduazione è funzione della gravità e della condizione di reddito. Da aprile ad agosto saranno valutate attraverso apposite commissioni presso i punti unici di accessi le persone eleggibili per arrivare all’assegnazione entro il mese di settembre. L’assegno di cura consente di sostenere la permanenza a domicilio attraverso l’acquisizione di servizi accreditati.
3. NUOVO OSPEDALE DEL TRENTINO.
Siamo ora nella fase di presentazione delle offerte, la cui scadenza è prevista per il 20 giugno, poi la Commissione aggiudicatrice svolgerà la propria valutazione per individuare l’impresa vincitrice del bando.
4. PIANO PER LA SALUTE.
Dopo la presentazione della metodologia è in fase di licenziamento la bozza del documento, comprensiva della parte relativa agli indicatori di risultato. L’approvazione è prevista entro l’autunno del 2012 dopo la condivisione dei diversi attori coinvolti.
5. FONDI SANITARI INTEGRATIVI.
Presentato e condiviso con le parti sociali il progetto per la costituzione di un ente sanitario integrativo regionale finalizzato alla promozione di forme integrative provinciali di assistenza sanitaria . Il coordinamento di questi strumenti e l’attenzione alla salvaguardia delle risorse trentine è attuato attraverso l’istituzione dell’anagrafe provinciale dei fondi integrativi.
6. PROMOZIONE DI NUOVE FORME ORGANIZZATIVE PER LA MEDICINA DI BASE.
Entro il 2012 sarà presentato un progetto a sostegno delle forme di associazioni tra medici di base per garantire continuità di cura.
7. UNIVERSITA’ E RICERCA.
E’ stato istituito un gruppo di lavoro con la Provincia autonoma di Bolzano che presenterà alle rispettive Giunte, entro febbraio, una proposta di percorso universitario da realizzare a livello regionale.
Politiche sociali: impegni per il 2012
1. EQUITA’ E SOSTENIBILITA’.
– Entro febbraio verrà assunto dalla Giunta provinciale un atto che attribuisce alle Comunità di valle le risorse 2012 per la gestione delle competenze in materia socio-assistenziale. Si evidenzia che, a differenza di quanto avvenuto a livello nazionale, dove il fondo per le politiche socio-assistenziali è stato decurtato del 53% dal 2009, il fondo provinciale è aumentato, dallo stesso anno, del 12%. (4% sull’ultimo anno).
– Nel corso del 2012 verrà data attuazione al Piano pluriennale degli investimenti nel settore dell’assistenza per strutture socio-assistenziali, la cui graduatoria per l’ammissione degli intervento è stata approvata nel 2011, per complessivi euro 31.484.700,00.
– Sempre nel corso del 2012 verrà assunto da parte della Provincia un atto per il finanziamento di progetti innovativi nel campo delle politiche socio-assistenziali.
2. ATTUAZIONE LEGGE PROVINCIALE SULLE POLITICHE SOCIALI.
Questi i principali obiettivi per il 2012:
– Approvazione dei Piani sociali di Comunità entro marzo 2012 ed entro maggio presentazione del Piano sociale provinciale che verrà "costruito" anche sulla base dei bisogni emersi nei Tavoli territoriali che hanno lavorato nel corso del 2011.
– Passaggio di ulteriori competenze alle Comunità per gli interventi di livello locale attualmente svolti dalla Provincia sulla legge provinciale n. 35 del 1983 che riguarda i soggetti a rischio di emarginazione inseriti in strutture residenziali o diurne adeguate.
– Entro aprile 2012 adozione della disciplina attuativa in materia di autorizzazione e accreditamento, vigilanza e affidamento dei servizi socio-assistenziali. Questo significa che potranno essere inseriti nuovi utenti direttamente presso le strutture accreditate senza necessità di ricorrere allo strumento della gara. Naturalmente l’accreditamento verrà concesso a fronte di livelli qualitativi ritenuti adeguati.
3. REDDITO DI GARANZIA.
Entro marzo è prevista l’ integrazione alla disciplina per dichiarare non più eleggibili per l’intervento soggetti che hanno dichiarato il falso in precedenti istanze e per prevedere che chi non trova lavoro si veda progressivamente diminuire l’assegno ad ogni rinnovo quadrimestrale. Nell’integrazione alla disciplina saranno previste modalità per raccordare in maniera più forte l’erogazione di questo intervento con le politiche attive del lavoro: in pratica, il beneficiario sarà maggiormente responsabilizzato a rendersi parte attiva nella ricerca di un lavoro.
E’ già previsto nella disciplina attualmente vigente il confronto fra redditi dichiarati e livello dei consumi dei richiedenti la misura.
4. EDILIZIA AGEVOLATA.
Questi i principali obiettivi per il 2012:
– Dare attuazione all’art. 43 della Legge finanziaria 2012 (norma ristrutturazioni). Disponibili 45 milioni (di cui 15 riservati alle giovani coppie) per sostenere il settore edilizio tramite incentivi per le famiglie che attueranno lavori di ristrutturazione sulla prima casa. Attenzione particolare alle famiglie numerose mediante innalzamento della spesa ammissibile e criteri di precedenza nella graduatoria..
Apertura termini:
– dal 1 marzo al 16 aprile
– dal 15 maggio al 29 giugno
Contributi (30% spesa ammessa) alla generalità dei richiedenti
Contributi (40% spesa ammessa) alle giovani coppie
– Prevista l’introduzione di una nuova disciplina sull’edilizia agevolata che introduce anche in Trentino il Bausparen, un sistema innovativo, già sperimentato nel mondo tedesco, pensato per le giovani generazioni. Il sistema incentiva al risparmio finalizzato all’acquisto della prima casa: in parole povere più alto è il risparmio più contenuto è il tasso del mutuo contratto con la banca.
– Dare attuazione all’art. 33 della legge Finanziaria per il 2012 con la costituzione di un fondo di garanzia che promuova l’accesso al credito per l’acquisto della prima casa (è stato stanziato 1 milione di euro).
– contributi a favore di cooperative edilizie per la costruzione e ristrutturazione di immobili per soggetti eleggibili per interventi di edilizia agevolata (stanziamento 10.000.000 di euro).
5: CASA E ALLOGGI A CANONE MODERATO.
Questi i principali obiettivi per il 2012:
– dal 30 gennaio al 30 marzo apertura dei termini per le domande di proprietari singoli di immobili che intendono locare gli stessi a canone moderato (-30% sul canone di mercato), incentivati in tal senso dall’agevolazione provinciale (obiettivo: 166 alloggi).
– Attivazione del Fondo immobiliare. La Giunta provinciale, entro fine febbraio, darà il via libera definitivo all’approvazione dei criteri e delle modalità di partecipazione e gestione del Fondo, nonché dei criteri e delle modalità per la concessione di contributi al Fondo stesso.
– Nel corso del 2012 vi sarà una nuova apertura dei termini per agevolare le imprese per la realizzazione di alloggi a canone moderato, bando che nel 2011 ha portato alla presentazione di domande per 144 alloggi.
– Nel 2012 sarà proseguita l’attuazione del Piano straordinario per l’edilizia pubblica di competenza di Itea, attualmente realizzato per il 30%.
6. SERVIZIO "MUOVERSI" E CONTRIBUTI BARRIERE ARCHITETTONICHE.
Viene confermato il servizio "Muoversi" (trasporto personalizzato per disabili, unico in Italia) per 900 utenti e viene riconfermato parimenti lo stanziamento di 2.000.000 di euro (aumentato rispetto all’anno precedente) per interventi di eliminazione o superamento delle barriere architettoniche negli edifici privati residenziali e negli edifici privati aperti al pubblico.
Politiche familiari: impegni per il 2012
1. CONTRIBUTO PER FAMIGLIE CON UN FIGLIO DA 0 A 12 MESI
Art. 5, comma 1, lett. b) lp 1/11.“Concessione di un contributo mensile per il genitore che si astiene temporaneamente dall’attività lavorativa fuori dalla famiglia per dedicarsi alla cura del figlio nel suo primo anno di vita, a condizione che l’altro genitore, se presente, svolta attività lavorativa o non sia idoneo all’attività di cura”.
Le risorse stanziate sono pari a euro 1.000.000,00. Nel corso dell’anno si farà una sperimentazione. Si presume di erogare per il primo anno di vita del bambino un contributo pari a 100/200 euro/mese alla mamma/papà che si astengono dall’attività lavorativa mantenendo il lavoro. Il valore del contributo è stabilito in base alla condizione economica della famiglia.
2. DOMANDA UNICA E ASSEGNO UNICO FAMILIARE
Art. 7, Lp 1/11. “Le prestazioni e gli interventi concessi a sostegno delle famiglie sono ispirati al principio della semplificazione”.
Nel corso del 2012 si raccorderà la disciplina regionale con quella provinciale per l’attivazione dell’assegno unico regionale. Entro il primo semestre sarà adottata la disciplina della domanda unica in forma prodromica rispetto all’assegno unico familiare. Con un’unica domanda da presentare ai CAF la famiglia potrà richiedere i benefici del ticket trasporto alunni, della mensa scolastica, delle famiglie numerose.
3. CONTRIBUTO ENERGETICO FAMIGLIE NUMEROSE
Verrà ripresentata la politica di erogazione contributo energetico nel 2012 a sostegno delle famiglie numerose (con tre e più figli) per ridurre i costi connessi agli oneri tariffari derivanti dagli usi domestici. Costo stimato: Euro 1.100.000,00. Le famiglie numerose che nel 2011 hanno fruito del contributo sono state 5.595, con un contributo medio di 190 euro per famiglia.
4. COMUNI AMICI DELLA FAMIGLIA
Nel corso del 2012 altri 17 comuni, accanto ai 21 che lo hanno già conseguito, opereranno al fine di rispettare i requisiti per diventare Comune amico della famiglia. I comuni sono: Pergine Valsugana, Caldes, Riva del Garda, Torcegno, Ronchi, Novaldedo, Ruffré, Cagnò, Predazzo, Capriana, Valfloriana, Varena, Baselga di Pinè, Darè, Mezzolombardo e Canazei.
5. DISTRETTI FAMIGLIA
Nel corso del 2012 saranno attivati nuovi Distretti per la famiglia che si sommeranno ai 6 Distretti già in essere che coinvolgono complessivamente 110 organizzazioni. Hanno già manifestato interesse a costituire nuovi distretti altri 5 ambiti territoriali, ovvero: la Rotaliana, il Primiero, l’altopiano Cimbro e la Valle dei Laghi. Oggi verrà siglato l’accordo di aerea per l’attivazione del Distretto famiglia per l’area Alto Garda. L’accordo verrà sottoscritto da 13 organizzazioni.
6. FAMILY AUDIT
Nel corso del 2012 sarà data avvio alla sperimentazione nazionale dello standard family audit. Il progetto è finanziato dal Dipartimento governativo delle politiche familiari. La sperimentazione prevede di certificare 50 organizzazioni nazionali con lo standard trentino Family Audit. Ad oggi in Trentino 56 organizzazioni (23 pubbliche, 33 private, fra soggetti profit e non-profit ed enti pubblici) hanno già avviato il percorso per la certificazione familiare.
7. SERVIZI DI CONCILIAZIONE FAMIGLIA-LAVORO
In Trentino le nascite nel 2011 sono circa 5.400 (ultimo dato certo riferito al 31/12/2010). Esiste una dotazione di posti in servizi socio-educativi per la prima infanzia in fascia 0-3 anni per 3.100 bambini. Altri 500 posti circa sono offerti da parte del servizio di tagesmutter con la presenza sul territorio di una novantina di tagesmutter. Nel corso del 2011 sono stati infine erogati 740 buoni ad altrettante famiglie per fruire di servizi di conciliazione famiglia – lavoro sempre in presenza di bambini in fascia 0-3 anni.
Entro aprile 2012 si prevede di modificare la disciplina amministrativa dei buoni di servizio per rendere sempre più flessibile lo strumento dei voucher rispetto ai bisogni di conciliazione famiglia-lavoro espressi dalle famiglie.
Nel corso del 2011 sono stati complessivamente erogati 740 buoni per la fascia 0-3 anni corrispondenti ad un importo economico pari a 1,75 milioni di euro. Nel 2012 si verificherà la possibilità di aprire nuovi micro-nidi di conciliazione. Sono stati attivati contatti ed iniziative nei comuni di Bedollo, Fornace, Cinte Tesino, Ton e Trento.
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