NordEst

Trento, Via libera al bando per l’Elisoccorso che festeggia i 50 anni

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La delibera – Firmata dal presidente ed istruita dal dirigente generale del Dipartimento Protezione civile e Infrastrutture Raffaele De Col, riprende le valutazioni fatte nel 2006 dalla commissione incaricata dalla Giunta provinciale di studiare gli aspetti organizzativi ed interventistici relativi all’attività del Nucleo Elicotteri e sulle quali si è poi espresso il Consiglio di Stato relativamente all’acquisto dei nuovi elicotteri.

Mantenendo ferme le valutazioni tecniche poste alla base dei gruppi tecnici di lavoro che hanno stabilito gli standard di sicurezza in termini di volo, intervento sanitario e intervento alpino, la Giunta ha quindi dato mandato alla Cassa Antincendi di procedere alla effettuazione di una gara pubblica per la fornitura di due nuovi elicotteri destinati all’elisoccorso, dove nel rispetto degli standard richiesti i potenziali concorrenti potranno presentare le loro offerte.

I pionieri del volo in montagna – E’ stato un pioniere dei cieli del Trentino, uno dei primi a percorrerne, cinquant’anni fa, in elicottero le rotte per soccorrere alpinisti ed escursionisti in difficoltà o vittime di infortunio. Ernesto Zanlucchi, oggi ultranoventenne (94 compiuti a luglio), uno dei primi piloti, assieme a Riccardo Degasperi e Ilario Stringari, oggi scomparsi, del Nucleo Elicotteri trentino ha ricevuto la visita del presidente Lorenzo Dellai.

Il presidente ha voluto incontrare il comandante Zanlucchi, nella sua abitazione in via Mesiano a Povo (clicca sulla foto), alla vigilia della festa per i 50 anni del Nucleo Elicotteri della Provincia autonoma di Trento che si terrà domenica prossima all’aeroporto Caproni di Mattarello. Ad accompagnare Dellai, l’attuale comandante del Nucleo Elicotteri, Bruno Avi, intimo amico dell’anziano pilota. Dellai ha consegnato, a nome di tutta la comunità trentina, al "valoroso e coraggioso pilota che per primo affontò le missioni di soccorso in montagna" una targa in segno di riconoscenza e ringraziamento per il servizio prestato.

Le missioni – Mai così tante missioni in cinquant’anni di attività e di soccorsi. Il 2008 del Nucleo Elicotteri dei Vigili del Fuoco è stato un anno intenso: 2.411 gli interventi compiuti per un totale di 1.518 ore di volo. L’attività principale, che copre il 62,8 per cento delle missioni, è quella rappresentata dai soccorsi primari (1.153), e secondari (361) richiesti da Trentino Emergenza.

Ventimila soccorsi –
Nei suoi cinquant’anni di attività (il primo elicottero arrivò a Trento il 14 gennaio 1959 ed il primo elisoccorso fu effettuato nell’agosto dello stesso anno), il Nucleo Elicotteri VVf di Trento ha compiuto oltre 20.000 soccorsi.

Le emergenze sanitarie – Il maggior numero di interventi (458) riguarda le emergenze sanitarie (infarti, malori…), seguono gli incidenti stradali (157), gli infortuni in montagna (152), quelli sciistici (131), sul lavoro (79) e sportivi (34), le cadute dall’alto (30), gli incidenti domestici (27). Per ventitrè volte gli elicotteri gialli si sono poi alzati in volo per la ricerca di persone disperse, 22 le missioni che compaiono sotto la voce “deltaplani, aerei, parapendii”, 9 per il recupero di salme, altrettante per incidenti su laghi o fiumi, 12 i soccorsi di altro tipo.

I mesi più "caldi" –
Gli elisoccorritori – piloti, tecnici di volo, tecnici dell’elisoccorso del Soccorso alpino, medici anestesisti/rianimatori ed infermieri specializzati – lavorano soprattutto quando gli altri sono in vacanza. Il picco annuale di uscite si registra infatti nei mesi estivi (luglio e agosto, rispettivamente con 148 e 190 missioni per 170 ore di volo complessive), quando maggiore è la presenza di turisti, ma anche nei mesi di settembre e febbraio si superano il centinaio di interventi.

I giorni a "bollino rosso" –
Quelli del fine settimana sono i giorni a “bollino rosso”: 201 le missioni effettuate di domenica, 172 il sabato, anche se la “cronistoria” dell’attività (da anni diligentemente tenuta aggiornata da Paolo Gianordoli, impiegato al Nucleo Elicotteri) svela, un po’ inaspettatamente, che al secondo posto vi è il mercoledì (185 interventi). Le ore centrali della giornata sono quelle dove più frequenti sono le chiamate che arrivano da Trentino Emergenza 118, con qualche differenza nelle varie tipologie di intervento: nella fascia oraria dalle 13 alle 14 si concentra il maggior numero di soccorsi in montagna, nelle prime ore del pomeriggio gli incidenti stradali, a metà mattina ed a metà pomeriggio gli infortuni sul lavoro, a mezzogiorno gli incidenti sciistici.

Le tecniche di soccorso –
Interessante, non solo da un punto di vista statistico quanto piuttosto operativo, è la suddivisione dei “primari” per tecnica di soccorso: se nella grande maggioranza dei casi, due volte su tre, l’intervento viene effettuato con atterraggio normale dell’elicottero, ben 96 sono stati i recuperi dell’infortunato tramite verricello, tecnica che richiede grande perizia, addestramento e precisione. Data la natura dell’elisoccorso in montagna, accade spesso di dover utilizzare il verricello anche per sbarcare i soccorritori (è accaduto 92 volte lo scorso anno). Un’altra tecnica, invero spettacolare quanto delicata, utilizzata per sbarcare i soccorritori o per recuperare un infortunato è l’hovering, con l’elicottero in volo stazionario.

Le missioni interrotte –
Per quanto abituati, ed addestrati, ad operare in ambiente ostile, dovendo fare spesso i conti con nuvole, vento, ghiaccio e neve, gli elisoccorritori, i piloti in particolare, si trovano talvolta nella necessità di dover interrompere una missione di soccorso per l’avversità delle condizioni meteo, cosa che lo scorso anno si è verificata solo una decina di volte. Anche questo un dato che spiega l’alto livello operativo raggiunto dal Nucleo Elicotteri di Trento.

Le zone di soccorso –
Nel rapporto sull’attività di volo 2008, una tabella è dedicata alle zone di soccorso. Le vallate dove più frequentemente interviene l’elicottero sono, ormai per “tradizione”, quelle di Fiemme e Fassa (95 missioni), la Val di Non (91) e la Valsugana (89). Per quanto riguarda, in particolare, i soccorsi primari effettuati in montagna, sono le Dolomiti di Brenta, Marmolada-Sella-Bocche, Lagorai e Cima d’Asta, Adamello e Presanella le montagne dove più frequentemente i due Dauphin del Nucleo Elicotteri dei Vigili del fuoco sono intervenuti per soccorrere alpinisti ed escursionisti.

La provenienza degli infortunati –
Un ultimo dato significativo è quello relativo alla provenienza degli infortunati: il 56 per cento delle chiamate d’emergenza ha riguardato persone residenti in Trentino, il 30 per cento da fuori provincia, il 14 per cento stranieri.

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