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Truffe telefoniche a Feltre, L’inchiesta si espande

Linee mai attivate, servizi mai richiesti, bollette con nomi di fantasia. Tutto questo e molto di più, è accadto nella maxi truffa ai danni di migliaia di cittadini del Triveneto. Al centro delle indagini, scaltri procacciatori d’affari che carpendo illegalmente nomi e dati siglavano contratti all’insaputa degli intestatari (alcuni già defunti). In queste ore, in caserma a Feltre sono finite decine di vittime. Il clamoroso raggiro, è stato scoperto dal nucleo operativo dei carabinieri di Feltre nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Luigi Leghissa.

Gli indagati – 

Fino ad oggi, ci sarebbe solo una persona indagata: l’amministratore di Dimmo, Elettronica Dolomiti e Dolomiti Service di Feltre: le tre società per conto delle quali i procacciatori avrebbero stipulato i contratti-truffa, con lo scopo di vedere lievitare le proprie provvigioni. L’amministratore, difeso dall’avvocato Luciano Perco, si dichiara però completamente all’oscuro di tutto e attende – così coem le vittime -, la soluzione dle caso.

I reati contestati – Pesanti le accuse che vanno dall’associazione per delinquere al falso fino alla truffa e alla  sostituzione di persona, oltrte all’illecito nel trattamento dei dati personali. L’inchiesta è destinata certamente ad estendersi a macchia d’olio.

I consigli ai truffati –
Alle vittime coinvolte nella truffa, viene suggerito di inoltrare raccomandata, con ricevuta di ritorno, alla Telecom, chiedendo, ai sensi della legge 241/90 sulla trasparenza amministrativa, di avere copia dei contratti di attivazione della linea fissa oppure di un cellulare Tim. Un passo fondamentale per congelare i pagamenti. Sarebbero migliaia i contratti fotocopia al centro dell’attenzione.

Categories: NordEst
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