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Turismo accessibile sostenibile nel futuro delle regioni alpine

Dopo gli incontri di Chambery nel 2009 e di Trento nel 2010, la riunione slovena ha offerto l’occasione per rilanciare il dialogo fra le regioni alpine sulle questioni di interesse comune e per chiedere ai ministri degli otto stati che aderiscono alla Convenzione il riconoscimento dell’importanza delle Alpi e del ruolo delle regioni nel processo di attuazione e sviluppo della Convenzione. La Conferenza delle regioni alpine è stata organizzata per iniziativa della Provincia autonoma di Trento. 
La Convenzione delle Alpi è stata sottoscritta nel 1991 a Salisburgo. E’ un accordo internazionale fra gli otto stati che hanno territorio nelle Alpi (Francia, Italia, Principato di Monaco, Svizzera, Liechtenstein, Austria, Germania, Slovenia). Il trattato prevede dodici temi principali, per otto dei quali sono stati firmati appositi protocolli che prevedono la partecipazione degli enti locali quali rappresentanti della popolazione che vive nelle Alpi. I protocolli su agricoltura, energia, turismo e difesa del suolo sono stati ratificati dall’Unione Europea. Nel 2011 la Convenzione festeggia quindi i suoi primi venti anni. L’incontro in Slovenia ha offerto ai ministri dei diversi stati l’opportunità di fare il punto su quanto realizzato e sulle sfide per il futuro.

Per la Regione del Veneto ha partecipato all’incontro l’assessore alla Montagna Marino Finozzi, delegato dal Presidente della Regione Luca Zaia

Due sono state le proposte avanzate dall’assessore Finozzi. Una, accolta con molto entusiasmo dai colleghi presenti, riguarda l’applicazione delle direttive europee sul turismo sostenibile: “La Conferenza delle Regioni Alpine, proprio in virtù del ruolo di attore principale nelle politiche che riguardano l’arco alpino e i suoi abitanti, in previsione della prossima approvazione delle direttive europee per gli anni 2013/2015 sul turismo accessibile e sostenibile, dovrebbe avere come priorità quella della costituzione di una lobby positiva e propositiva avente come mission l’introduzione di tali direttive nelle zone alpine; una strategia simile permetterebbe all’arco alpino di essere all’avanguardia e di poter competere ad alti livelli soprattutto in ambito turistico. Dobbiamo partire tutti dal presupposto che esiste la necessità di salvaguardare le risorse ambientali e naturali, a tal fine dobbiamo sviluppare modelli di produzione e stili di vita a basso impatto climatico ed energetico, e soprattutto garantendo a tutti, anche alle fasce più penalizzate, l’accesso allo straordinario patrimonio naturale alpino”.
 
L’assessore veneto ha inoltre posto l’accento su una delle problematiche principali che gli abitanti di tutto l’arco alpino vivono quotidianamente: “Dobbiamo mettere in condizione chi vive in montagna di rimanerci e poter allo stesso tempo non soffrire di quel gap tecnologico e comunicativo che oggi vive nei confronti delle zone di pianura. Per questo che dobbiamo fare in modo che la Comunità Europea investa nella banda larga e doti tutto l’arco alpino di questa tecnologia fondamentale per lo sviluppo dell’intera fascia montana”.
 
“La Convenzione – spiega l’assessore Finozzi – risulta ancora poco conosciuta e soprattutto poco utilizzata dagli enti territoriali ai quali sono destinate le sue funzioni. Per questo motivo che le Regioni alpine appartenenti agli stati firmatari intendono rivendicare un proprio ruolo più specifico, attivo e ben distinto da quello dello Stato, al fine di garantire iniziative concrete a difesa del proprio territorio”. 
 
“E’ importante – ha detto l’assessore Panizza in rappresentanza del Trentino – che gli enti territoriali abbiano una posizione comune nell’ambito delle politiche di attuazione della Convenzione delle Alpi, che è un accordo tra Stati. Oggi gettiamo le basi per individuare un metodo di lavoro e un insieme di temi su cui lavorare per il futuro delle Alpi. C’è bisogno di una rappresentanza comune per rapportarsi con gli Stati in maniera autorevole e il più possibile unitaria. Oggi, per la prima volta, la Rete delle Regioni incontra ufficialmente la Conferenza delle Alpi e i ministri degli Stati che aderiscono alla Convenzione. E’ un passaggio importante che ci impegna ad allargare all’interno di tutte le regioni dell’arco alpino la condivisione di questo progetto di collaborazione”.
 
 
 
Categories: NordEst
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