I risarcimenti dei danni indiretti – Si tratta di un testo che affronta in modo organico tutti gli aspetti problematici relativi alla presenza dell’orso in Trentino e nel quale si introducono alcune norme volte a rivedere la questione degli indennizzi. Si prevede, infatti, il risarcimento non solo del danno diretto ma anche di quello indiretto, che deriva dal lucro cessante e comprende aspetti prima trascurati come la mancata produzione, il mancato guadagno e la perdita di clientela e del danno non patrimoniale, riguardante le lesioni fisiche, biologiche, esistenziali e morali subite. Solo così si possono dare risposte concrete a quanti vivono di attività difficili e poco remunerate come l’allevamento e l’apicoltura.
Si firma nei Comuni – Il consigliere invita, quindi, tutti i cittadini a recarsi presso le sedi istituzionali per firmare questa proposta di disegno di legge e fare così un primo passo significativo verso la soluzione del problema orso. Per raccogliere le adesioni è stata scelta la sede municipale poiché si ritiene sia il luogo più adatto ad accogliere le istanze dei cittadini valorizzando il significato autentico dell’iniziativa, che è quello di dar voce alle persone senza strumentalizzare i problemi per fini politici.
L’obiettivo è quello di rappresentare quanti hanno a che fare quotidianamente con comportamenti dell’orso molto lontani dall’immagine pubblicitaria costruita per promuovere un Trentino da cartolina, dove la natura è ancora intatta e specie ormai estinte possono tornare a vivere in totale armonia con gli esseri umani e le loro attività. La realtà è che nelle zone frequentate dall’orso – in pratica tutto il territorio provinciale – le persone non sono limitate solo nelle loro attività lavorative ma anche nella loro libertà personale, poiché persino uscire a fare una passeggiata nel bosco è ormai diventato un azzardo.