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Ulss1 Dolomiti, chiusa geriatria e blocco accesso nord Ospedale Feltre: il bollettino di sabato 7 marzo

Il secondo tampone effettuato sui 27 operatori sanitari del Dipartimento chirurgico di Feltre sono risultati negativi

Feltre (Belluno) – Confermata la sospensione temporanea dei ricoveri in geriatria all’ospedale di Feltre.

In seguito alle indagini epidemiologiche per la ricostruzione dei contatti stretti di alcuni casi positivi e all’esito dei tamponi effettuati tra il personale dipendente, le attività dell’Ulss Dolomiti sono così state rimodulate fino a nuova rivalutazione delle Direzioni mediche in accordo con il Dipartimento di Prevenzione e la Direzione Aziendale, che avverrà lunedì 9 marzo:

OSPEDALE DI FELTRE

1. sospensione temporanea dei ricoveri in GERIATRIA
2. sospensione temporanea degli interventi del Dipartimenti Chirurgico. Sono garantite le urgenze.
3.Tutte le altre attività dell’ospedale di Feltre proseguono, con gli accorgimenti preventivi disciplinati dalla normativa.

Eventuali ricoveri in ambito geriatrico sono garantiti all’interno del Dipartimento di area medica di Feltre presso gli altri reparti. Sono state rafforzate le misure di limitazione dell’accesso all’ospedale da parte degli accompagnatori e dei visitatori per tutte le unità operative, salvo situazioni specifiche valutate dal personale sanitario preposto.Fino a lunedì 9 marzo l’accesso nord dell’ospedale sarà chiuso

OSPEDALE DI AGORDO

1. sospensione dei ricoveri dal territorio o da altre strutture sanitarie per la Medicina/Lungodegenza/Ospedale di Comunità
2. sospensione della attività ambulatoriale della Medicina
3. sospensione della attività chirurgica –chirurgia generale e ortopedia –

La sospensione temporanea sopra riportato prevede che i ricoveri e le prestazioni urgenti vengano garantiti dagli altri ospedali dell’Azienda.

Tutte le altre attività proseguono e vengono erogate applicando la normativa vigente, ad esempio con distanza droplet, con il divieto di sosta degli accompagnatori nelle sale di attesa, con le raccomandazioni esposte per evitare la diffusione da soggetti non sintomatici e sintomatici.

UNITA’ SEMIRESIDENZIALI SOCIO SANITARIE E SOCIALI

In linea con le misure adottate a livello nazionale per il contenimento della diffusione del SARS-CoV-2 (Coronavirus), la Regione del Veneto ha disposto la chiusura dal 9 al 15 marzo delle unità di offerta semiresidenziale sociosanitarie e sociali, comprese quelle per anziani, persone con disabilità, minori, persone con dipendenza e con problemi di salute mentale.

ALTRI SERVIZI

Tutte le attività degli altri ospedali e servizi dell’Ulss Dolomiti proseguono e vengono erogate applicando la normativa vigente come ad esempio la distanza droplet e il divieto per gli accompagnatori di accedere alle agli accompagnatori dei pazienti di permanere nelle sale di attesa dei dipartimenti emergenze e accettazione dei Pronto Soccorso, salve specifiche diverse indicazioni del personale sanitario preposto. Nei Centri Prelievi personale dedicato regola l’afflusso nelle sale di attesa per evitare sovraffollamenti.

Inoltre, le Direzioni Mediche di Belluno e Feltre hanno predisposto e stanno predisponendo percorsi dedicati di triage nei pronto soccorsi per sospetti Covid-19 e organizzando posti letto aggiuntivi in via precauzionale.
Si ricorda il numero aziendale dedicato per le informazioni sul Covid-19 : 0437/514343 attivo tutti i giorni dalle 9 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 18.00.

NEGATIVO SECONDO TAMPONE SUI 27 OPERATORI

Anche il secondo tampone effettuato sui 27 operatori sanitari del Dipartimento chirurgico di Feltre sono risultati negativi. Si attende, nella giornata di domani, la pubblicazione del Decreto legge che consentirà la riammissione in servizio dei sanitari risultati negati al tampone. verrà adottato un modello di sorveglianza, che garantisca da un lato il massimo della sicurezza per gli operatori sanitari e dall’altro consenta la continuità delle prestazioni sanitarie.

Il bollettino di sabato 7 marzo dell’Ulss1

In breve

Salgono anche sabato in Veneto i casi di persone risultate positive al Coronavirus: sono 598, con un incremento di 55 unità. Il dato emerge dall’ultimo report della Regione Veneto. Cresce anche il conteggio dei deceduti: sono 15 (+2). Il maggior incremento di casi si è riscontrato nelle ultime ore tra i residenti a Venezia, +19, Treviso (+14) e Verona (+8) . Le persone ricoverate salgono a 188 (+24), quelle in terapia intensiva a 46 (+5). Quanto al medico anestesista dell’ospedale di Portogruaro del cui decesso ha dato notizia oggi l’Ordine dei Medici, L’Ulss 4 – in una nota – ha chiarito che le cause della morte “non sono state determinate dal contagio da COVID-19”, ma che la dottoressa “era ricoverata da tempo in ospedale ed è deceduta al termine di una lunga ed inguaribile malattia”. E’ stata accolta dal Governo la norma proposta dal governatore Luca Zaia che consente ai medici posti in sorveglianza, ma non positivi al Covid-19, di rientrare al lavoro. Lo rende noto la Regione Veneto.

 

 “Consideriamo superata l’emergenza di Vo’. Abbiamo mandato una lettera al premier, a Speranza e al Comitato tecnico scientifico perché Vo’ sia liberata”. Lo ha detto il presidente del Veneto, Luca Zaia, a margine dell’unità di crisi regionale sul Coronavirus,a Marghera. Precisando che la decisione dovrà essere contenuta nel nuovo Dpcm da rinnovare entro domani, Zaia ha sottolineato che “abbiamo 66 positivi su 3.300 abitanti, e l’isolamento lo consideriamo superato”.

 

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