Il suo ricordo è sempre vivo tra noi, ad un anno da quel drammatico 9 aprile 2018 su Cima Colbricon
Primiero (Trento) – “Era un lunedì quel tragico 9 aprile 2018, un giorno che per noi – famiglia Giovanelli -, ha segnato una svolta dolorosa alla nostra vita con la perdita dell’amato Aldo, figlio, marito e papà caduto in un canalone durante una sci alpinistica sulla Cima Colbricon nell’estremo lembo orientale della Catena del Lagorai.
Da quel giorno tutto è cambiato per noi genitori, per la sua amata sposa Silvia e per l’adorata figlia Anna. Sono cambiate le aspettative di vita, sono cambiati gli obiettivi e sono cambiati anche i sogni che la sua giovane famiglia aveva in progetto di realizzare. Mai avremmo pensato che un solo istante avrebbe cambiato così pesantemente le nostre giornate.
Lo sappiamo tutti che il futuro è sconosciuto e imprevedibile, ma mai saremo pronti ad affrontare un’esperienza come questa, crediamo non ci sia nulla di più brutto che perdere un figlio, un marito e un papà, in un modo così tragico e inaspettato. E’ una cosa che ti toglie il fiato, ti mette in ginocchio e ti sembra di non riuscire a continuare a vivere, è doloroso e straziante al punto che vorresti poter donare la tua vita, se potesse servire, a far tornare in vita il tuo caro… ma questo rimane nei tuoi pensieri e devi solo cercare di rialzarti e fare i conti con…l’amara realtà.
E’ già passato un anno e sembra ieri, che tutto questo è capitato. Tanti sono stati i momenti di ricordo del nostro amato Aldo da parte di amici, conoscenti e colleghi di lavoro. Anzi, dobbiamo dire che abbiamo avuto tanta vicinanza e solidarietà, tutto contribuisce a rendere meno difficili la nostre giornate, meno tristi le nostre serate, meno dolorose le ricorrenze e gli anniversari, che trascorrevamo tutti assieme e per la prima volta abbiamo trascorso senza di lui. Non è vero che le parole non contano, anzi, contano tantissimo e ci aiutano a ricordare Aldo che nella vita aveva saputo farsi amare e apprezzare per quello che era, compagnone, sincero, leale e generoso.
E’ enorme il vuoto che ha lasciato in noi genitori, ma soprattutto nella sua giovane famiglia, quando facciamo visita a Silvia e Anna non possiamo andarcene senza un nodo in gola nel vederle sole nella loro casa bella e confortevole, ma senza il marito e papà che tanto orgoglioso era della nuova abitazione… purtroppo tutto è finito in un attimo.
Lo ricorderemo sempre Aldo, per tutto quello che ci ha donato, per l’entusiasmo che metteva nelle cose che faceva, per i momenti di svago che si concedeva e nei quali riusciva a coinvolgere chi gli viveva a fianco. E’ stato bello averlo come figlio, come marito e come papà… purtroppo se ne è andato improvvisamente, troppo presto non riuscendo a realizzare i suoi progetti e i suoi sogni… Non potrà vedere crescere la sua bambina, vedere quale strada prenderà, cosa riuscirà a realizzare. Noi tutti assieme cercheremo di essere vicini a lei e a Silvia, ma per quanto possiamo fare non potremo mai sostituire Aldo”.
Mamma Dina e papà Beppino
Il ricordo della moglie Silvia
“…Manca il tuo sorriso complice,
la sicurezza e la tenacia;
manca la tua risata contagiosa,
l’esuberanza e la voglia di vivere;
manca la scaltrezza nel gestire le situazioni più difficili;
la testardaggine di volerla sempre vinta ma,
allo stesso tempo, il saper riconoscere l’errore.
Manca la tua capacità di perdonare;
l’impazienza, l’essere vero e sincero sempre…
mancano la puntualità, la memoria, la gestualità,
il mantenere la parola data;
i battibecchi di coppia che col tempo ci hanno fatto maturare;
manca il tuo essere un bravo papà;
la voce grossa, le coccole, gli abbracci.
Il potermi fidare sempre;
il tuo essere duro fuori…ma anche tenero dentro;
la tua onestà e lealtà;
il tuo “vivi e lascia vivere”…
l’attenzione particolare per il debole e il diverso;
il tuo bisogno di eccedere rispettando comunque il limite.
Manca la tua semplicità ed il saperti accontentare di poco;
mancano un marito ed un compagno di vita unico,
un tesoro che resterà per sempre nel mio cuore…
Mi hai insegnato tanto e continui ad insegnarmi,
GRAZIE ALDO!”
Silvia