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La cerimonia di apertura
Trento – Tradizione e innovazione – in un mix di ricorsi storici e con uno sguardo al futuro – hanno caratterizzato la cerimonia d’apertura della XXVI Winter Universiade 2013, che questo pomeriggio alle 18 ha aperto ufficialmente l’atteso evento internazionale che ha richiamato in Trentino oltre 3000 atleti di 61 diverse nazioni.
Un condensato di spettacolo tra passato e presente, con le note dell’Aida risuonate in onore dei 200 anni dalla nascita di Giuseppe Verdi e cantate da 50 giovani coristi trentini, prima dell’accensione dell’innovativo tripode a LED – il primo della storia totalmente ecologico – issato sulla Torre Civica di Piazza Duomo a Trento, struttura dell’undicesimo secolo che domina la piazza. Il tutto, nell’anno in cui cade il 450° anniversario dalla chiusura del Concilio di Trento, evento che ha segnato la storia della Chiesa cattolica e che si è celebrato nell’attigua cattedrale.
L’apertura della cerimonia
Ad aprire la cerimonia è stato lo spettacolo di proiezioni e musiche di Klaus Obermaier, coreografo del Teatro La Fenice di Venezia presente a Trento grazie all’accordo di collaborazione tra la IUAV di Venezia e l’Università di Trento. Una suggestiva apertura che ha preceduto l’entrata della bandiera italiana sulle note dell’Aida di Giuseppe Verdi, nell’anno in cui ricade il 200° anniversario dalla sua nascita. L’anniversario è stato celebrato dall’esecuzione di 50 giovani tra i 18 e i 25 anni in rappresentanza di sedici corali del Trentino, seguita dalla sfilata delle delegazioni provenienti da tutto il mondo, accompagnate da alcuni figuranti travestiti da “Ciusi e Gobi” in una rievocazione storica della disputa medioevale tra trentini e feltrini che viene celebrata ogni anno a Trento il 26 giugno in occasione della festa patronale di San Vigilio.
A seguire, è stata la volta dei discorsi ufficiali del presidente del Comitato organizzatore Sergio Anesi, del presidente della Provincia autonoma di Trento Ugo Rossi e del presidente del Fisu Claude-Louis Gallien, che ha dichiarato ufficialmente aperta la XXVI Winter Universiade Trentino 2013, prima dei giuramenti degli atleti e dei giudici, pronunciati da Deborah Sighel (atleta italiana del pattinaggio di velocità) e da Guglielmo Bosca.
«Accogliendo l’invito della Fisu di subentrare in corsa ad un’altra nazione – ha detto Anesi – il comitato organizzatore formato da Provincia Autonoma di Trento, Università di Trento, Cusi e Comune di Trento, ha accettato di organizzare un evento complesso in poco più di un anno, sapendo di poter contare su due caratteristiche che hanno fatto del Trentino la Provincia d’Italia più vicina al mondo dello sport: la ampia dotazione di impianti sportivi e soprattutto la grande capacità organizzativa assicurata dai tanti comitati locali e dalle migliaia di volontari».
«Abbiamo più punti di forza che ci fanno dire con orgoglio di essere pronti ad accogliere questa competizione affascinante – ha aggiunto il presidente della Provincia Autonoma di Trento Ugo Rossi – Il fattore umano, inteso come energia, competenze ed entusiasmo, quindi le infrastrutture, a partire da Sanbapolis, la sede centrale dell’evento, e infine il vero segreto del Trentino, ovvero l’autonomia speciale, che è scuola di responsabilità e valorizza l’operosità delle nostre genti».
Prima di dichiarare aperta la XXVI Winter Universiade 2013, il presidente della Fisu Gallien si è soffermato sullo slogan dell’evento “Inspired by U”, “ispirati da voi”. «Voi inteso come studenti, atleti, volontari, allenatori, giudici, spettatori – ha detto Gallien -, voi professori, ricercatori e studenti della innovativa Università di trento, voi popolazione della Provincia Autonoma di Trento che si è impegnata a trasformare questa manifestazione in un momento indimenticabile».
L’ingresso della Torcia
Poi è arrivato il momento clou della cerimonia, ovvero l’ingresso della torcia “la Genziana delle Alpi”, portata in Piazza Duomo da sei tedofori d’élite, ovvero i campioni olimpici Franco Nones (30 km di sci di fondo a Grenoble 1968), Giorgio Vanzetta (staffetta dello sci di fondo fondo a Lillehammer 1994), Matteo Anesi (team pursuit dello speed skating a Torino 2006) e Cristian Zorzi (staffetta dello sci di fondo a Torino 2006), accompagni anche dalla medaglia d’oro della discesa libera alle Universiadi di Belluno 1985 Igor Cigolla e dallo sciatore Gianluca Grigoletto, salito sul podio alle Universiadi di Jaca 1995.
Dopo essersi alternati nell’ultimo tratto della lunghissima Torch Relay, scattata da Roma il 6 novembre con l’accensione da parte di Papa Francesco, i sei campioni trentini hanno marciato assieme, disponendosi a triangolo ai piedi della Torre Civica, da dove l’olimpionico di Grenoble Franco Nones ha acceso il tripode, con un fascio di luce che è salito fino alla sommità della torre ed ha acceso il braciere, il primo di sempre a LED e quindi ad emissioni zero, in nome di un evento destinato a lasciare il segno anche sotto il profilo della ecosostenibilità.
Il nuovo che incontra il passato, l’innovazione che incontra la tradizione, i giovani atleti delle Universiadi Trentino 2013 che incontrano la storia del Trentino, pronti a loro volta a scriverne una importante pagina.