Due esplosioni: tre morti, centinaia di feriti
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Usa (Adnkronos) – Due esplosioni in rapida successione al traguardo della corsa. Tra le vittime un bambino di 8 anni. Molti feriti gravi. Scene di panico e di terrore. Obama: “Atto di terrorismo, troveremo i responsabili”. Spazio aereo chiuso, massima allerta anche a Manhattan e New York. Le prime immagini, diffuse dalla Cnn (VIDEO). Il momento dell’esplosione (VIDEO 1 – 2).
Solo per una manciata di minuti i trentini che hanno partecipato alla maratona. Andrea Tomaselli, assessore del comune di Strigno: ” Stiamo tutti bene”. Gianni Demadonna, preparatore atletico: ” Una città sotto chok, colpita nel cuore: la famiglia”.
Quanto è accaduto è un “atto di terrorismo”. Lo afferma la Casa Bianca in merito alle due esplosioni che ieri hanno colpito la Maratona di Boston e che hanno provocato 3 morti e 140 feriti. Tra le vittime anche un bambino di 8 anni mentre molti feriti sono in gravi condizioni. Secondo la Cnn, almeno 10 vittime hanno subito l’amputazione di arti. Per la Nbc, le persone ricoverate negli ospedali cittadini sono 116. Non risultano coinvolti cittadini italiani. Secondo quanto riferiscono i media, gli ordigni non erano ad alta intensità ma contenevano chiodi e biglie di acciaio per renderli più letali.
“Qualsiasi evento con ordigni esplosivi multipli -come questo sembra essere- è chiaramente un atto di terrorismo e verrà affrontato come un atto di terrorismo”, ha affermato un funzionario della Casa Bianca, aggiungendo che “tuttavia, non sappiamo ancora chi ha condotto questo attacco e un’inchiesta accurata dovrà determinare se sia stato pianificato e realizzato da un gruppo terroristico, straniero o interno”. In precedenza, nel messaggio televisivo rivolto alla nazione nella serata di ieri, il presidente Barack Obama non aveva usato la parola “terrorismo”.
Sebbene l’attenzione delle autorità si starebbe concentrando su “un uomo di colore o di carnagione scura con accento straniero”, nessuno al momento si sbilancia sulla matrice dell’attacco.
L’Fbi, che sta guidando le indagini in coordinamento con la polizia locale e statale, ha chiesto alle persone che stavano assistendo alla maratona di fornire tutte le possibili informazioni utili e anche eventuali immagini e foto riprese durante gli attacchi. Secondo quanto riferisce la Cnn, in questo momento gli esperti di esplosivi dell’Fbi stanno cercando, dall’analisi del materiale ritrovato sul luogo delle esplosioni, di rintracciare una “firma” sugli ordigni, cioè dei tratti distintivi nell’assemblaggio delle bombe, che appaiono rudimentali ma di massima potenza, che possa aiutare ad individuare una pista di indagini.
Sempre secondo quanto riporta la Cnn, non risulta che fossero state registrate da parte dell’intelligence americana dei segnali particolari che potessero indicare il rischio di un attentato terroristico, sia di matrice interna che internazionale.
I media Usa fanno notare che quanti sembrano più inclini a indicare una pista interna sottolineano che l’attacco è avvenuto in occasione della Giornata del Patriota e che in passato, altri eventi sanguinosi o attentati terroristici di matrice interna, come quelli di Columbine, Wako e Oklahoma City sono avvenuti nella stessa settimana di quello di Boston.
Era stata la stessa polizia del Massachussets negli anni scorsi ha sottolineare come questa coincidenza di date facessero della Maratona “un possibile importante target per i terroristi”, considerato anche l’alto numero di partecipanti e la copertura televisiva dell’evento. “Terroristi di tutto il mondo tradizionalmente cercano questi obiettivi fortemente simbolici e visibili da colpire” si legge nel rapporto che risale al 2003, quando era ancora viva la ferita degli attentati dell’11 settembre.
Vi sono poi analisti che sottolineano, con tutta la dovuta cautela, che anche le prime notizie, che parlano di ordigni rudimentali, farebbero propendere per la pista del terrorismo interno e renderebbero più improbabile che sia opera di al Qaeda.
Intanto, c’e’ chi ricorda, come il professore di politica internazionale della Tuft University Fletcher School, Daniel Drezner, come all’inizio anche l’attentato di Oklahoma City era stato legato al terrorismo straniero, ma poi era emerso che era opera di Timothu McVeigh, un suprematista bianco che voleva vendicare i morti nell’assedio di Waco.
“Cercare di fare supposizioni sarebbe folle – ha detto al Boston Globe – se dobbiamo imparare qualcosa dal passato, è che non dobbiamo fare supposizioni senza altre informazioni”.
Intanto, squadre di agenti di polizia stanno pattugliando le strade di Boston e setacciando i mezzi di trasporto pubblici alla ricerca di pacchi sospetti. La città rimarrà aperta per le normali attività lavorative, ma la zona delle esplosioni, attorno a Copley Square, rimarrà chiusa al pubblico.
Il quotidiano Boston Globe riferisce che in città vengono impiegati agenti della polizia dello Stato, unità della Guardia Nazionale e unità di specialisti dei team Swat appartenenti alla polizia cittadina. “Le persone che si recheranno al lavoro noteranno una aumentata presenza di forze di polizia in citta’”, ha annunciato l’ufficio del sindaco, invitando la popolazione a “non allarmarsi” per le rafforzate misure di sicurezza.
Per stasera alle 20 (ora locale) è stata annunciata una veglia di preghiera per le vittime delle esplosioni, nella chiesa di Arlington Street.
Shock e condanna sono stati espressi da Ue e Nato . “Condanno gli atti orribili e mi rammarico profondamente per la tragica perdita di vite innocenti”, ha detto il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy, auspicando che “i responsabili di questi atti atroci siano consegnati alla giustizia”.
“Sono rimasta sconvolta nell’apprendere del terribile attacco alla maratona di Boston, diretto deliberatamente a uomini, donne e bambini che partecipavano ad un evento sportivo”, ha fatto eco l’Alto rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune europea, Catherine Ashton, definendo “deprecabili” questi atti e confermando che l’Ue e’ “al fianco del governo e del popolo degli Stati Uniti”.
Dal canto suo, in una nota diffusa la scorsa notte, il segretario generale della Nato Anders Fogh Rasmussen si è detto anche lui “profondamente sconvolto” per le esplosioni di Boston ed ha offerto le sue condoglianze alle famiglie delle vittime.