Dopo le operazioni di distacco programmato, dalle ore 16 di lunedì pomeriggio, la strada del Passo Rolle è stata riaperta

Passo Rolle/Brocon (Trento) – Nei giorni scorsi, era intervenuto l’elicottero con la campana “antivalanghe” per riportare in sicurezza il passo, come documentano le immagini.

Valanghe a passo Rolle e passo Brocon

Due valanghe si sono registrate nella giornata di venerdì a passo Rolle. E’ Luciano Scalet ad aggiornare la nostra redazione sulla situazione, poco dopo le verifiche effettuate sul posto con il collega della Commissione, Johnny Zagonel e i tecnici della Provincia di Trento. “La prima massa di neve – conferma Scalet, presidente della Commissione valanghe – di dimensioni medie, si è staccata in zona malga Fosse, mentre la seconda si trova sotto il Cimon della Pala.

Ora si lavora per la messa in sicurezza del passo ma la situazione è davvero in continuo mutamento. Già nella giornata di sabato saranno effettuati alcuni tentativi con l’elicottero e la campana antivalanghe per il distacco programmato”. La strada rimane chiusa al traffico in seguito al marcato pericolo di nuovi distacchi in zona, dopo le abbondanti nevicate di queste ultime ore.

Le foto delle verifiche a passo Rolle

Chiuso anche il passo Brocon

Per lo stesso motivo, è stato chiuso in queste ore anche il Passo Brocon sul lato Canal San Bovo, a causa di una valanga.

Il bollettino valanghe

La nevicata delle ultime ore ha interessato tutto il territorio Trentino a partire dai 300 m di quota circa con spessori variabili tra i 25 e 45 cm. Le basse temperature delle scorse settimane ed i ridotti spessori del manto nevoso preesistente hanno determinato un forte gradiente di temperatura tra gli strati sottostanti e un veloce metamorfismo costruttivo con la formazione di nuovi grani sfaccettati fragili e brine di profondità con scarsa coesione.

I recenti apporti di neve fresca, talvolta di densità elevata, appesantiscono il manto nevoso in lento e graduale assestamento ma poggiano su deboli stratificazioni preesistenti estremamente instabili, sovraccaricandole ulteriormente; il distacco di valanghe è possibile quindi già con debole sovraccarico e in alcune situazioni sono da aspettarsi valanghe spontanee di media grandezza. Il forte vento da nord previsto contribuirà ad aumentare i sovraccarichi sul manto nevoso debolmente consolidato, rendendo ancora più forte il pericolo di distacco dei nuovi lastroni di neve molto instabili che si possono staccare già con il passaggio di un singolo sciatore o al solo passaggio di escursionisti con racchette da neve.

I rilevatori delle stazioni di rilevamento dati delle nostra rete provinciale segnalano una ripresa dell’attività valanghiva spontanea con valanghe di superficie e di fondo a tutte le esposizioni. Il pericolo valanghe generalmente è marcato (grado 3) in aumento fino a forte (grado 4) in relazione agli spessori dei nuovi apporti di neve accumulata anche per effetto del trasporto eolico. Il distacco è probabile quindi anche con debole sovraccarico sopratutto sui pendii ripidi indicati. Le possibilità e gli itinerari per le gite sciistiche ed escursionistiche, in particolari localizzazioni, sono fortemente limitate ed è richiesta una grande capacità di valutazione locale del pericolo e della scelta degli itinerari.

Punti pericolosi
Pendii molto ripidi, specie in presenza di importanti spessori di neve fresca mobilizzabile non ancora assestata e consolidata o in presenza dei nuovi previsti accumuli di neve ventata nei versanti sottocresta, conche, canaloni, cambi di pendenza o versanti con fondo erboso o placche rocciose e ghiaioni.

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