Il distacco nevoso ha travolto parzialmente uno scialpinista di 30 anni, residente in provincia di Padova, che si trovava a una quota di 2.800 metri, circa 200 metri più a monte del rifugio Pian dei Fiacconi. L’uomo, risultato incolume ad una prima analisi, è stato estratto dalla neve dai tre compagni, ed è stato trasportato in elicottero all’ospedale di Cavalese
NordEst – L’area in questione si trova a circa 800 metri dal distacco dello scorso 3 luglio: zona attualmente non interessata da divieti in seguito all’ordinanza del sindaco di Canazei del 16 novembre. Il distacco nevoso ha travolto parzialmente uno scialpinista – un uomo di 30 anni residente in provincia di Padova – che si trovava a una quota di 2.800 metri, circa 200 metri più a monte del rifugio Pian dei Fiacconi. L’uomo è stato estratto dalla neve in pochi minuti dagli altri tre compagni che erano con lui, i quali, nel frattempo, hanno allertato il Numero unico di emergenza 112 intorno alle 12. L’uomo è stato elitrasportato all’ospedale di Cavalese per accertamenti. Dalla prime analisi risulta incolume.
La Centrale Unica 112 ha allertato il Sistema trentino di Protezione civile con l’Area operativa Trentino settentrionale del Soccorso alpino e speleologico, chiedendo l’intervento dell’elicottero, mentre gli operatori della Stazione Alta Val di Fassa si sono portati in piazzola a Canazei e due unità cinofile si sono rese disponibili a Moena. L’elicottero è salito in quota ed ha calato con il verricello il tecnico di elisoccorso con l’equipe sanitaria per recuperare la persona travolta dalla valanga, trovata in buone condizioni di salute. I tre compagni hanno deciso di scendere in autonomia a valle. Con una seconda rotazione, un operatore della Stazione Alta Fassa è stato elitrasportato sul posto per verificare insieme al tecnico di elisoccorso che non ci fossero altre persone coinvolte. L’intervento si è concluso intorno alle 13.10, senza il bisogno di coinvolgere le unità cinofile, verificata l’assenza di altre persone coinvolte dal distacco.