Intervento poco dopo le 16 di sabato per un tragico malore a malga Laghetti
NordEst – Era un’anima “forte e gentile del volontariato di Marghera”. Così lo ricordano gli amici nel veneziano. Sono ore di lutto e di cordoglio nel mondo scout, ma anche tra le associazioni del volontariato nella parrocchia Sant’Antonio e nel Centro Francescano di Cultura di Marghera (Venezia), dopo il tragico malore che ha colpito Enrico Mosele, durante una camminata a Malga Laghetti.
“È scomparso mentre camminava sulle sue amate montagne, le montagne che aveva insegnato ad amare a tantissimi ragazzi e ragazze – ricorda il presidente della Municipalità di Marghera Gianfranco Bettin – insieme al dolore, all’abbraccio a Rita, Stefano e Anna, insieme a molti ricordi di iniziative e progetti, cose sulle quali ha lasciato un segno che resta e resterà, viene ora in mente la parola grazie, forse la più autentica da dirgli intanto, in attesa di ricordarlo insieme, tutti, come gli è dovuto. La Municipalità di Marghera lo saluta con grande tristezza e infinita gratitudine”.
L’intervento in quota
Recuperata sabato in serata la salma dello sfortunato escursionista, Enrico Mosele, veneziano di 76 anni, deceduto in seguito ad un arresto cardiaco durante un’escursione in quota. La notizia della scomparsa di Mosele, ha sconvolto la comunità di Marghera, dove viveva da sempre ed era estremamente attivo nel volontariato. Anima degli scout e molto noto per il suo impegno.
L’equipe medica di Trentino Emergenza, è stata mobilitata da alcuni escursionisti con le ciaspole a malga Laghetti per un grave malore sul posto. Immediato l’intervento dell’eliambulanza atterrata nella piazzola di Caoria, che ha poi trasferito i tecnici del Soccorso alpino in quota.
Il decesso
L’uomo, di 76 anni, residente nel veneziano, si è accasciato a terra mentre con un gruppo stava percorrendo con le ciaspole il sentiero che dal rifugio Refavaie porta a passo Sadole. La tragedia è avvenuta proprio nei pressi di malga Laghetti.
Il coordinatore dell’area operativa Trentino orientale del Soccorso Alpino ha fatto sbarcare sul posto l’equipe con il tecnico di elisoccorso e due soccorritori. Il medico però, non ha potuto fare altro che constatare il decesso.
Il recupero con il quad
Nel frattempo una squadra di terra del Soccorso Alpino ha raggiunto il luogo con il quad e ha proceduto al trasporto della salma con la barella fino a valle. La salma è stata poi ricomposta in tarda serata nella camera mortuaria di Pieve a Primiero.