Il Veneto continua a fare la parte dell'”apripista” della campagna vaccinale, aprendo dalle ore 16:00 di venerdì – in anticipo rispetto alla giornata di lunedì, indicata dalla struttura commissariale – la prenotazione per i quarantenni. Ad annunciaro il presidente regionale Luca Zaia
NordEst – “Ci sono da questo momento – ha detto il governatore Luca Zaia, – 200mila posti liberi. Già in giornata sarà possibile vaccinarsi”. La prenotazione, oltre che via web, viene offerta anche attraverso l’app regionale “SanitàKmZero”, che raccoglie il fascicolo sanitario elettronico.
Sul fronte delle somministrazioni, anche giovedì il Veneto ha mantenuto il target, con 42.675 dosi, per un totale di 2.200.642 dall’inizio della campagna di immunizzazione, e pari al 91,7% delle forniture ricevute. Le persone che hanno già completato il ciclo con i richiami sono 647.475, il 12,9% della popolazione. Sono invece 1.540.367 (31,6%) quelle che hanno ricevuto almeno una dose di vaccino.
Continua anche la discesa della curva dei contagi, che anche oggi va sotto le 500 unità (+453). I decessi nelle ultime 24 ore sono stati 6. Il totale degli infetti dall’inizio dell’epidemia sale a 419.558, quello delle vittime a 11.475. Sono complessivamente 1.046 i malati ricoverati (-35), dei quali 916 nei reparti non critici (-30), e 130 nelle terapie intensive (-5). I soggetti attualmente positivi e in isolamento sono 16.735 (-376). Il quadro complessivamente ottimistico fa insistere Zaia e l’amministrazione per un allentamento delle misure e la rimodulazione dei parametri sul rischio di contagio, come proposto dalle Regioni: per l’incidenza “sotto i 50 casi ogni 100.000 sia prevista la zona bianca, dai 50 ai 149 la zona gialla, dai 150 ai 250 la zona arancione, sopra i 250 la rossa.
Dopodiché – ha aggiunto – c’è un altro parametro: se si è sopra al 30% delle terapie intensive e del 40% delle aree non critiche si va in rosso. Oppure si va in arancione al 20% e al 30%. Il fine settimana sarà foriero di una soluzione. Noi non vogliamo avere una posizione da irresponsabili. Però dobbiamo far presente che le vaccinazioni ci danno un contesto epidemiologico e sanitario diverso da un anno fa. Trovo ancora qualcuno che ragiona come fossimo al 21 febbraio del 2020”, ha concluso.
Spiagge e terme all’aperto ripartono
Da sabato 15 maggio, il Veneto comincia a riaprire i luoghi di vacanza. Tra gli apripista i 32 stabilimenti balneari di Jesolo e le terme di Bibione, nel veneziano. A Jesolo già posizionati circa 25mila ombrelloni, a fronte di una disponibilità di 40 mila.
Pronta anche gran parte della dotazioni dei servizi , a cominciare dalle 34 altane (torrette) per i bagnini e l’osservazione della sicurezza in mare. Riaprono inoltre i percorsi per le persone disabili, e le aree dedicate a chi al mare va con il cane (‘Bau bau beach’). Unica area ancora ‘in attesa è quella della pineta dove si lavora per ripristinare l’arenile e l’ospitalità, dopo i pesanti danni patiti per una mareggiata invernale.
Sempre lungo il litorale veneziano riaprono anche le Terme di Bibione dando il via alla stagione del benessere. Dopo diversi mesi di chiusura per la situazione pandemica, Bibione Thermae punta sulle piscine termali esterne.
“E’ un primo passo in avanti verso la normalità – spiega il direttore delle Terme di Bibione, Denis Masutti – apriremo anzitutto le piscine termali esterne, dopodiché attenderemo i prossimi decreti governativi per avere date certe per le piscine termali coperte e l’area wellness”.