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Veneto, boom contagi: scoppia caso Immuni con dati non registrati dalle Usl venete

In un giorno +657 casi, Usl finora non hanno inserito dati in App. Covid, record di casi: chiude mezza Europa. I governi si stanno mobilitando per tenere la seconda ondata sotto controllo. La Francia ripristina lo stato d’emergenza sanitaria. E Macron annuncia: “Coprifuoco per 4 settimane”

NordEst – E’ una corsa che per ora non rallenta quella dei contagi Covid in Veneto, che mercoledì 14 ottobre registra il dato più alto, +657 positivi, da quando si è giunta la seconda ondata. Gli infetti dall’inizio dell’epidemia salgono a 32.973, mentre per fortuna sono stabili i decessi, 2.226.

Intanto scoppia la polemica legata alla mancata implementazione da parte delle Usl dei dati sulla app Immuni, che finora, quindi, non avrebbe funzionato in Veneto.

Un ‘buco’ nella piattaforma informatica di inserimento dei codici dei positivi al tampone – per consentirne il tracciamento – che verrà risolto, ha precisato la Direzione Prevenzione della Regione, nel giro di pochi giorni. Su questo però i 5 Stelle, con la deputata Francesca Businarolo, sono andati all’attacco del governatore Zaia: “534 mila veneti presi in giro. Zaia dia spiegazioni sulla mancata attivazione di Immuni in Veneto, anziché adottare il trucchetto di far vedere quanto è bravo a risolvere i problemi che lui stesso ha creato” ha affondato Businarolo.

Da parte sua, il presidente veneto mantiene il punto sul problema scuola-trasporti, ribadendo la sua proposta, avanzata al Governo dalla Conferenza delle Regioni, di didattica a distanza alle superiori per alleggerire i mezzi sovraffollati.

Per Zaia – che dopo la ministra Azzolina ha raccolto il no anche dell’Associazione nazionale dei Presidi – si tratterebbe di mettere a punto un piano preventivo “per fare formazione a distanza alternata a lezioni in presenza con i ragazzi più grandi, dai 16 anni in su”. Una modalità, ricorda il Governatore, che già faceva parte delle linee guida sulla scuola elaborate a luglio dal Veneto, in seguito mutuate da tutte le Regioni.

Nel frattempo c’è da monitorare attentamente la pressione che i nuovi casi rispetto alla tenuta degli ospedali. E il dato positivi di oggi, pur in presenza di un boom di infetti, è un leggero calo nei numeri dei ricoverati, 359 (-3), e dei pazienti nelle terapie intensive, 40 (-1). Rispetto ad un mese fa però c’è stato un raddoppio: il 14 settembre il Veneto aveva 151 persone ricoverate nei normali reparti, e 20 nelle terapie intensive.

Redazione:
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