E’ quanto è emerso da una perquisizione condotta dalla squadra mobile di Treviso in un appartamento di via Montello, a due passi dal centro città. Un intervento inserito in una più ampia indagine che ha portato all’oscuramento di un noto sito web di annunci a luci rosse, "Best annunci", che promuoveva incontri con prostitute in tutto il nord Italia.
BestAnnunci.com – Sul sito c’erano prostitute, gigolo e transessuali: duemila in tutto per una rete estesa in ogni angolo del Nordest. Con una vetrina sul sito internet www.bestannunci.com e soprattutto con una serie di procuratori che in ogni provincia, da Padova a Verona, da Bologna a Venezia, Vicenza, Udine, Treviso reclutavano per strada ragazze e ragazzi.
L’operazione, coordinata dalla procura di Padova e condotta dalle squadre mobili di Verona, Treviso, Padova, Udine, Bologna e Mantova, ha portato alla denuncia di 15 persone, tra cui un trevigiano, per favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Nell’occhio del ciclone la società Ciesse di Vigonza (Padova).
Oltre 150 ragazze coinvolte – Treviso era però al centro dell’organizzazione che aveva coinvolto più di 150 ragazze in tutta la Marca in un misto di prostituzione e pornografia. L’uomo denunciato dalla squadra Mobile guidata da Riccardo Tumminia, è un 54enne trevigiano residente nell’appartamento visitato dagli agenti assieme alla convivente di 47 anni e alla figlia di 17.
Lui fotografava le squillo e si occupava del loro "marketing" scegliendo l’immagine migliore da mettere in rete unita ad un breve messaggio. Nel set casalingo, venivano girati anche film pornografici amatoriali con attrici o attori, anche del tutto insospettabili.
Consistente il giro d’affari – La Ciesse, diretta da tre padovani, incassava oltre tre milioni di euro all’anno solo dagli annunci. Gli agenti della società, tra cui il trevigiano, uno dei più attivi, avevano l’incarico di reclutare le prostitute. Offrivano un servizio completo: book fotografico, annuncio e pubblicazione sul sito. Un’operazione che moltiplicava affari e clienti delle professioniste del sesso. Prendendo in considerazione il bacino in cui si muoveva l’agenzia, essenzialmente Veneto, Friuli, Lombardia ed Emilia. Le inserzioniste erano migliaia, molte le straniere e molte anche le trevigiane. Pagavano fino a 300 euro al mese. La Polizia ha sequestrato ben 300mila euro durante le perquisizioni.