Dopo le polemiche dei giorni scorsi, la Provincia ha dato il via libera alle nuove regole sulle case Itea in Trentino.
Le decisioni adottate
La nuova regolamentazione prevede contributi integrativi al canone e una quota di alloggi del 10% per gli extracomunitari. Le linee d'indirizzo volute dal Governatore Lorenzo Dellai saranno esaminate dal Consiglio delle autonomie.
In particolare si prevede l'utilizzo del fondo provinciale casa (con il contributo integrativo al canone di locazione), la gestione della vivibilita' nelle realtà ad elevata presenza di alloggi pubblici e la presenza di servizi primari e socio-assistenziali.
La politica provinciale
Le direttive partono da un presupposto dal quale ogni politica abitativa pubblica avanzata non può oggi più prescindere: la stretta interrelazione con le politiche sociali.
Esplicito è, a questo proposito, il riferimento delle "direttive" alla legge 13/2007 sul welfare, in particolare a quella "integrazione socio-abitativa" di cui parla l'articolo 44 della legge.
Per vivere bene non bastano insomma cinquanta, settanta o cento metri quadrati, occorre anche che dentro e fuori quelle quattro mura si possa vivere in tranquillità, sapendo che se c'è un problema ci sarà chi interviene per affrontare situazioni di vulnerabilità sociale presenti nel condominio, individuando adeguati strumenti, anche amministrativi, per far fronte al sorgere di possibili difficoltà o situazioni di pericolo sociale, nonché per prevenire il verificarsi di eventi di disturbo osocialmente pericolosi.
I problemi legati alla sicurezza negli insediamenti di edilizia residenziale saranno tra l'altro al centro, il prossimo 23 maggio a Riva del Garda, di un apposito convegno promosso da Provincia e Itea Spa al quale parteciperanno tutte le aziende pubbliche italiane che si occupano di edilizia abitativa. Sarà, quella, l'occasione per un confronto a vasto raggio, proprio a partire dall'esperienza maturata negli ultimi dieci anni in Trentino dall'Itea, su un tema di grande attualità.
