Per il presidente della regione sarebbe ” Un attacco alla nostra storia e al nostro retroterra culturale”
Venezia – Il presidente della Regione Luca Zaia si schiera apertamente contro l’idea di cambiare il nome di Vittorio Veneto in “città della pace”: “A Vittorio Veneto la nuova maggioranza ipotizza di cambiare il nome da “città della vittoria” a “città della pace”. Su questa proposta insorgono gli alpini dell’ANA e io sono assolutamente dalla loro parte. E’ assurdo cercare formule come questa. Forse che le altre città venete non sono città della pace? Non siamo tutti a favore della pace? Ma questo non significa che si possa cancellare la storia. E’ inoltre un insulto agli eroi che combatterono contro gli invasori e vanno ricordati per il loro sacrificio. Non è con queste piazzate che si sostanzia il nuovo corso di un’amministrazione che cambia”.
“Ritengo che un gesto come questo – aggiunge – abbia il sapore di una rinuncia. E mi pare inaccettabile che si rinunci al rispetto della nostra identità. La Grande Guerra ci ha insegnato come gli Italiani abbiano saputo porre un argine all’invasione del nostro Paese. Anche oggi, seppure in maniera non sempre così drammatica e sconvolgente, ma subdola e strisciante, possiamo vedere attacchi alla nostra storia e al nostro retroterra culturale”.
“Sono convinto – conclude Zaia – che sia un dovere per noi tutelare la nostra cultura, i nostri valori contro chi arbitrariamente li considera superflui, passando sotto silenzio che si tratta di conquiste che hanno visto il sacrificio di intere generazioni. Il richiamo alla vittoria presente nel nome della città di Vittorio Veneto è già simbolo di libertà e di pace e come tale va mantenuto”.