Proposte positive ma necessarie garanzie su partecipazione e prevenzione
Trento – Le Acli e la FAP, la Federazione degli Anziani e dei Pensionati aderente al movimento, valutano positivamente le modifiche apportate all’ultima versione della riforma del Welfare anziani in Trentino presentate qualche giorno fa dall’Assessore provinciale alla salute e politiche sociali Luca Zeni.
Le Acli e la Fap si faranno interpreti dei bisogni e delle richieste degli strati più deboli della popolazione e dell’utenza al fine di instaurare un clima positivo di collaborazione, ma anche al fine di evidenziare e risolvere le eventuali criticità della riforma.
Le proposte accolte da Zeni riguardano:
- L’incentivazione della prevenzione e della domiciliarizzazione del servizio agli anziani come strumento per ritardare il più possibile l’accesso nelle strutture assistite;
- La valorizzazione della persona e la centralità della famiglia;
- Il miglioramento della qualità delle cure anche attraverso l’integrazione fra assistenza sociale e sanitaria al fine si superare le semplificazioni “aziendaliste”;
- Favorire la partecipazione attiva degli stessi anziani e delle famiglie nella gestione della RSA e nelle politiche socio-assistenziali.
Sulla base di queste valutazioni positive le Acli e la Fap intendono aprire una interlocuzione altrettanto costruttiva con l’amministrazione provinciale al fine di migliorare la qualità complessiva delle politiche sociali, assistenziali e sanitarie.
I Circoli Acli si impegneranno pertanto nella raccolta dei bisogni a livello territoriale e nell’elaborazione, congiuntamente alle Acli provinciali, di una serie di interventi e proposte che verranno successivamente sottoposte alla pubblica amministrazione e alle forze politiche.
A tale proposito, il 12 maggio prossimo verrà promosso un convegno di studi a Trento nel quale verranno illustrate una serie di buone pratiche a livello europeo ed elaborate punto per punto eventuali proposte migliorative della riforma e del welfare.
Nel merito della proposta Zeni le Acli intendono pertanto chiarire gli obiettivi e le finalità della prevista Agenzia per gli anziani – Spazio Argento nonché approfondire una serie di questioni per:
- Evitare l’accentramento di grosse strutture dedicate agli anziani e favorire dall’altra le piccole strutture legate al territorio e alla comunità;
- Favorire le reti di assistenza e le esperienze comunitarie e di quartiere come nel caso della vicinanza fra anziani e giovani nuclei famigliari (cohousing),;
- Combattere la solitudine dell’anziano in tutte le sue forme;
- Favorire lo sviluppo in senso qualitativo e delle relazioni umanizzanti nell’assistenza e nella cura dell’anziano;
- Favorire la partecipazione ed il coinvolgimento dei famigliari e degli utenti nelle politiche di sostegno, cura ed accompagnamento dell’anziano.